Casi importati di Chikungunya, Dengue e Zika in Emilia-Romagna nel 2019

Casi importati di Chikungunya, Dengue e Zika in Emilia-Romagna nel 2019

Anche nel 2019, il Sistema regionale di sorveglianza delle malattie infettive ha rilevato in Emilia-Romagna casi confermati o probabili di malattie trasmesse da Zanzara Tigre (aggiornamento al 21/11/2019).

In particolare, a fronte di 89 segnalazioni totali pervenute ai Dipartimenti di Sanità pubblica, sono stati rilevati 44 casi di Dengue (36 confermati e 8 probabili) e 5 di Chikungunya virus (4 confermati e 1 probabile).
Sono tutti casi importati e legati a viaggi all'estero, ovvero riferiti a cittadini che si sono esposti in Paesi dove queste malattie sono endemiche.

Il numero di casi di Dengue registrati nel 2019 è molto più alto di quanto osservato negli anni precedenti come dimostra il grafico seguente che riporta il numero di casi importati di Dengue dal 2010 al 2019.

Il fatto che nel 2019 si sia raggiunto il più alto numero di casi importati di Dengue degli ultimi anni è dovuto principalmente all’aumento delle epidemie di Dengue nel mondo registrate nel 2019 come riportato nella mappa mondiale sottostante e ricavata da https://www.healthmap.org

Dalla descrizione dell’andamento mensile dei casi di Chikungunya e Dengue nella nostra regione (vedi grafico seguente), registrati in base alla data di segnalazione, si evidenzia che i mesi con maggior numero di casi sono stati nel 2019 marzo, luglio e settembre.

Luglio e settembre coincidono anche con i periodi di maggiore densità del vettore (Zanzara Tigre) in base ai dati forniti dal sistema di monitoraggio mediante ovitrappole.
È quindi importante, in particolare in questi mesi, evitare lo sviluppo di focolai di trasmissione autoctona, a partire da casi importati, attivando tempestivamente ed efficacemente il protocollo straordinario di disinfestazione secondo le indicazioni del Piano regionale di sorveglianza sanitaria delle arbovirosi.

Da verifiche effettuate si evidenzia che per 24 casi il protocollo è stato attuato compiutamente e si sono condotti trattamenti larvicidi e adulticidi per il controllo del vettore Aedes albopictus nel raggio di almeno 100 metri e, in alcuni casi anche in un raggio più ampio, dal domicilio e/o da altri luoghi nei quali i pazienti hanno soggiornato durante il periodo di viremia.

Tutti gli altri casi segnalati non sono stati trattati perché non confermati dal laboratorio o perché verificatisi al di fuori del periodo di attività stagionale di Ae. albopictus.

La “Task Force” entomologica regionale ha effettuato 14 controlli sui trattamenti di disinfestazione straordinaria effettuati nell’intorno dei casi confermati, in attuazione del piano arbovirosi.

Dai controlli è emerso che, in generale, i trattamenti sono stati realizzati secondo le modalità e i tempi previsti dal protocollo regionale. L’efficacia della lotta al vettore è stata elevata in tutte le aree trattate, tranne che in due occasioni in cui le attività di disinfestazione non hanno prodotto i risultati auspicati e al controllo si è riscontrata un’elevata densità di adulti, tale da richiedere la ripetizione degli interventi di lotta.

Nel corso dei controlli sono stati catturati esemplari di femmine adulte di Zanzara Tigre che sono stati sottoposti ad analisi di laboratorio per la ricerca virologica: nessun campione è risultato positivo per la presenza di arbovirus.