Trattamenti adulticidi e zanzara tigre

Trattamenti adulticidi e zanzara tigre

L’inverno che ci siamo lasciati alle spalle è stato descritto come il più caldo in Europa dal 1880 ad oggi e l’aumento medio di 3.4°C rispetto al periodo che va dal 1981 al 2010 preoccupa gli scienziati che invitano a mantenere alta la guardia nei confronti delle zanzare e degli altri insetti vettori di possibili malattie.

I Comuni si sono già attivati con la programmazione di interventi contro le larve di zanzara tigre presenti nelle caditoie stradali.

Nelle aree infestate da zanzare adulte, l’uso di insetticidi nebulizzati (adulticidi) è un’opzione a cui ricorrere in casi eccezionali e seguendo tutte le indicazioni riportate nelle linee guida regionali.

Si ricorda che gli interventi adulticidi sono regolamentati da specifiche ordinanze e che possono essere eseguiti solo in casi di emergenza sanitaria o per comprovate esigenze collegate a gravi infestazioni.

Anche se questo tipo di trattamento ha l’effetto di abbassare drasticamente la popolazione di zanzare presente al momento dell’intervento stesso, esso ha una durata limitata nel tempo e l’impatto ambientale è considerevole perché i prodotti utilizzati non sono selettivi. Inoltre c’è il rischio che un loro uso continuativo selezioni popolazioni di zanzare resistenti.

I cittadini non dovrebbero accettare dalle ditte di disinfestazione eventuali proposte di servizi che prevedono il trattamento adulticida come metodo di lotta preventiva o in forma di intervento a calendario.

L’intervento adulticida, qualora fosse ritenuto indispensabile, dovrà essere eseguito correttamente (modalità di distribuzione, dosaggi adeguati e scelta dell’idoneo adulticida, ecc. ) da personale esperto e qualificato seguendo scrupolosamente le indicazioni indicate nel parere preventivo del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (es sfalci dell’erba prima del trattamento, rimozione del fogliame o delle parti secche degli alberi o delle siepi, pulizia generale del giardino, rimozione dei giochi e attrezzature presenti, copertura completa delle attrezzature e giochi non rimovibili, segregazione dell’area trattata, ecc.).

Dopo l'intervento, bisognerà attendere almeno 48 ore o un diverso periodo in funzione del tempo di degradazione dei principi attivi utilizzati valutando anche la tossicità dei prodotti di degradazione.

I trattamenti adulticidi con prodotti insetticidi nelle aree cortilive o nei giardini delle scuole per l’infanzia sono altamente sconsigliati in quanto i bambini sono soggetti particolarmente sensibili agli effetti tossicologici dei prodotti biocidi adulticidi. Infatti, per i bambini è maggiore il rischio di manifestazioni allergiche e/o asmatiche, l’insorgenza di possibili effetti neurotossici (il sistema enzimatico per il metabolismo dei prodotti adulticidi non è ancora completo), nonché possibili effetti tossici sul sistema endocrino.

Un discorso specifico va fatto per gli impianti fissi di nebulizzazione montati nei giardini. Si tratta di strumenti temporizzati che irrorano adulticidi nell’ambiente, che dovrebbero abbattere “solo” le zanzare presenti nell’intorno. Tali impianti possono essere attivati con prodotti repellenti o con insetticidi. Nel caso siano utilizzati insetticidi, si ricorda che un loro impiego continuativo immette nell’area trattata molecole chimiche non prive di tossicità. Nei Comuni dove è stata emessa l’ordinanza che regolamenta gli interventi adulticidi, pertanto, questi impianti non possono essere impiegati. Negli altri casi è obbligatorio rispettare le indicazioni riportate in etichetta e prendere le dovute precauzioni, sia per la salvaguardia della salute umana sia per quella di animali non bersaglio.