Analisi storica delle dinamiche di popolazione di Aedes vexans in Emilia-Romagna

Analisi storica delle dinamiche di popolazione di Aedes vexans in Emilia-Romagna

Partendo dai dati di cattura ottenuti dalle trappole CO2 utilizzate nel piano di sorveglianza entomologica di West Nile virus della Regione Emilia-Romagna, sono state effettuate una serie di analisi sia temporali che spaziali per meglio definire la diffusione di Aedes vexans (Meigen, 1830).

Questa specie insieme ad Aedes caspius e Culex pipiens  fa parte delle zanzare autoctone più abbondanti della pianura padana. Si tratta di una specie ad elevato grado di antropofilia, attiva sia di giorno che di notte, ottima volatrice, le cui larve si sviluppano in aree soggette ad allagamento come prati incolti, risaie, scoline e capifossi.

Viene di seguito riportato il grafico che rappresenta la media stagionale (giugno-settembre), dal 2010 al 2020, delle femmine catturate in un pool di trappole posizionate ogni anno nel medesimo punto (le barre nere indicano l’errore standard).

Dopo un picco di densità nel 2013, si sono registrate densità medie molto basse fino al 2018 con una crescita della popolazione nell’ultimo biennio.

Per meglio evidenziare la distribuzione della specie in termini di densità degli ultimi anni è stata effettuata un’analisi spaziale dei dati dal 2018 al 2020. Ne è stata ricavata la seguente mappa (Hot Spot Analysis) nella quale sono riportate le trappole che tendono a formare cluster significativi (trappole di colore rosso) ovvero trappole vicine tra loro che tendono ad avere valori di cattura simili. Ne risulta che la specie è maggiormente presente nelle aree di bassa pianura nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.

Dalla mappa si evince che soprattutto a nord nelle provincie di Reggio-Emilia e Parma, lungo l’asse del fiume Po è presente un Hot Spot con trappole che hanno elevati valori di cattura di Aedes vexans significativamente correlati tra loro; questo andamento è probabilmente in relazione alle golene e casse d’espansione del fiume Po.

Nella seguente mappa è stata invece condotta un’interpolazione dati in modo da generare una mappa predittiva della densità di Ae. vexans. La legenda è espressa in percentili e tra parentesi viene indicato il numero medio di individui nel periodo 2018-2020.

In questo caso si nota che la fascia nord compresa tra le province di Modena e Piacenza presenta una maggiore densità della specie, con una media di femmine/trappola/notte che supera i 16 esemplari.

Dalla mappa si vede come questa soglia sia superata anche a nord-est nella provincia di Bologna, probabilmente per la presenza di diverse aree umide e invasi artificiali e a nord nella provincia di Ferrara sempre lungo il fiume Po.

Questa specie può volare attivamente per diversi km per cui, laddove la sua presenza è più concentrata, sarebbe opportuno includere nei progetti di contrasto agli insetti vettori, un monitoraggio ed una sorveglianza degli allagamenti nelle aree umide e agricole nel corso della stagione estiva, in modo da individuare tempestivamente le infestazioni e consentire una pronta attivazione di interventi antilarvali.