Analisi e valutazione delle comunicazioni dei trattamenti adulticidi in provincia di Bologna

Analisi e valutazione delle comunicazioni dei trattamenti adulticidi in provincia di Bologna

È stato recentemente pubblicato sul numero 2 di Ambienti Sani (nuova rivista di ANID) un interessante articolo sull’analisi critica dei trattamenti adulticidi condotti in ambito privato nella provincia di Bologna nel 2021.

Il Piano Regionale Arbovirosi sollecita i Comuni all’adozione di un’ordinanza comunale che specifichi le modalità di esecuzione e comunicazione degli adulticidi negli spazi privati in situazione di elevato e persistente disagio dovuto alle zanzare, come ultima opzione in un’ottica di “lotta integrata”.

L’ordinanza prevede che, per poter eseguire gli interventi adulticidi, sia necessario informare preventivamente il Servizio di Igiene Pubblica delle Ausl di competenza e il Comune, indicando il prodotto che si intende utilizzare, la data e l’orario del trattamento.

Per verificare la distribuzione spazio-temporale dei trattamenti adulticidi di cui è giunta comunicazione  nel territorio dell’Azienda USL di Bologna nel 2021 e stimarne l’impatto ambientale, sono stati estrapolati i seguenti dati dalle comunicazioni di disinfestazioni adulticidi:

  • Comuni da cui sono arrivate comunicazione di trattamento e n° di notifiche;
  • Mese del trattamento e frequenza;
  • Fascia oraria del trattamento;
  • Tipologia di principio attivo utilizzato.

I dati si riferiscono solo alle comunicazioni pervenute, che, con altissima probabilità, sono sottostimate rispetto al numero di trattamenti eseguiti sul territorio considerato.

I Comuni che hanno presentato comunicazione di trattamenti adulticidi nell’anno 2021 sono venti, il numero totale delle comunicazioni è di 778, di cui circa il 70% registrate nella sola città di Bologna.

Nell figure sottostanti sono riportati il numero di comunicazioni di trattamenti adulticidi per Comune in provincia di Bologna nel 2021 ed il numero di trattamenti per mese, da cui si desume che circa l’1,8% degli interventi sono stati eseguiti nel mese di maggio, il 17,4% nel mese di giugno, il 35,5% nel mese di luglio, il 23% in agosto, il 22% in settembre e lo 0,3% nel mese di ottobre.

Delle 778 comunicazioni pervenute, il 90% si riferisce a trattamenti effettuati in aree verdi condominiali.

Il 98% degli interventi è stato eseguito da ditte di disinfestazioni specializzate, il restante 2% dai proprietari degli spazi trattati.

Nell’ordinanza viene richiesto di eseguire il trattamento adulticida nelle ore crepuscolari/notturne o nelle prime ore del mattino e di riportarlo per iscritto nella comunicazione: il 67% degli interventi è stato eseguito dalle 8.00 alle 18.00.

Trattamenti eseguiti negli orari non raccomandati dalle linee guida comportano, oltre a un maggior rischio per gli insetti impollinatori, anche una maggior esposizione della popolazione al pesticida irrorato.

Dalle informazioni riportate sulle schede tecniche degli adulticidi utilizzati ed allegate alle comunicazioni, emerge che in circa il 53% dei trattamenti si sono utilizzati prodotti a base di piretrine , per la restante quota di interventi si sono utilizzati insetticidi a base di piretroidi di seconda e terza generazione quali permetrina, tetrametrina e cipermetrina.

I prodotti utilizzati nella lotta alle zanzare sono classificati generalmente come “prodotti pericolosi” per la salute dell’uomo, dell’animale e per l’ambiente; pertanto, nella scelta è necessario sempre valutare preliminarmente i rischi ad essi associati, in particolare in presenza di gruppi vulnerabili della popolazione, prediligendo biocidi a “basso rischio” o i meno pericolosi tra quelli disponibili sul mercato.

Il regolamento UE 2018/1480 prevede che a decorrere dal 1°maggio 2020, i prodotti insetticidi a base di tetrametrina con un contenuto di tale sostanza in concentrazione ≥1% vengano classificati come “Carc. 2” (H351 – Sospettato di provocare il cancro) e pittogramma GHS08; da quanto rilevato in quest’analisi, l’utilizzo di adulticidi contenenti tetrametrina in concentrazione ≥ all’1% è pari a circa un quarto del totale dei trattamenti comunicati (23%).

Dalle comunicazioni pervenute si evince che alcuni siti sono stati sottoposti a trattamento con una frequenza mensile, facendo supporre ad una calendarizzazione preventiva di tali interventi.

Con l’intento di stimare l’impatto ambientale, i trattamenti eseguiti a Bologna sono stati geolocalizzati tramite Google My Maps. Con il simbolo rosso sono indicati i siti in cui i trattamenti sono stati effettuati con maggior frequenza (ogni mese) e in giallo tutti i siti trattati.

Per monitorare l’andamento spazio-temporale e le modalità di svolgimento dei trattamenti adulticidi, la raccolta dei dati tratti dalle comunicazioni è stata ripetuta anche quest’estate anno 2022.

In conclusione risulta chiaro che una raccolta dati standardizzata e georeferenziazione dei trattamenti adulticidi dei privati fornisce ad ASL e Amministrazioni pubbliche un valido strumento per meglio comprendere le dinamiche sia temporali che spaziali di ciascun territorio su questo tipo di intervento integrato contro le zanzare e permette di valutare meglio la situazione per arrivare ad un’ottimizzazione della lotta.