Sorveglianza entomologica dei virus West Nile e Usutu in Emilia-Romagna nel 2023

Sorveglianza entomologica dei virus West Nile e Usutu in Emilia-Romagna nel 2023

È ripartita nella prima settimana di maggio la sorveglianza entomologica dei virus West Nile e Usutu per il 2023, uno degli strumenti previsti dal Piano Regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi per rilevarne il più precocemente possibile la circolazione.

Il Piano Regionale Arbovirosi 2023 conferma la strategia di prevenzione messa in atto nelle scorse stagioni estive con l’impegno diretto del Settore regionale Prevenzione collettiva e Sanità pubblica e il coinvolgimento di IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna "Bruno Ubertini"), Aziende USL, Comuni e CAA (Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli” – Crevalcore) nelle varie attività mirate alla sorveglianza e prevenzione delle malattie trasmesse da artropodi vettori.

Per quanto riguarda la sorveglianza entomologica è previsto un intenso campionamento delle zanzare per mezzo di 98 trappole attrattive ad anidride carbonica (tre in più rispetto agli anni precedenti) attivate in siti georeferenziati ogni 2 settimane da maggio ad ottobre.
Le zanzare catturate saranno testate per la presenza dei virus West Nile e Usutu fino a circa metà ottobre. Nel 2022 sono state catturate più di 245.000 zanzare; quelle appartenenti al genere Culex (più di 138.000) sono state raggruppate in circa 1600 pool, in più di 80 dei quali è stata rilevata la presenza del virus West Nile.

Il sistema di sorveglianza regionale, applicato ininterrottamente dal 2008, ha sempre permesso di rilevare la circolazione del virus West Nile in tempo utile per mettere in atto misure preventive volte alla riduzione dei casi umani di malattia neuroinvasiva, in particolare:

  • la sorveglianza delle sacche di sangue dei donatori e degli organi e tessuti da destinare ai trapianti;
  • l’attivazione degli interventi di disinfestazione straordinaria nelle Province in cui è accertata la circolazione del virus.

Inoltre i dati storici di Culex pipiens vengono utilizzati come indicatore di impatto dei cambiamenti climatici e come base dati per la costruzione di modelli previsionali su andamento del vettore e sulla previsione della circolazione di WNV.

Per il terzo anno consecutivo sono confermati 10 siti di campionamento nel Comune  di Bologna, allo scopo di valutare se un monitoraggio aggiuntivo in area urbana possa essere utile per valutare  la circolazione dei virus in questo ambito  e, conseguentemente,  per meglio indirizzare gli interventi straordinari di lotta al vettore in caso di intensa circolazione virale.

Le stesse 98 trappole verranno anche utilizzate per il monitoraggio dei pappataci (ovvero dei flebotomi) in pianura visto l’aumento dei casi di Toscana virus e leishmania nel 2022 di cui questi insetti sono vettori.

La mappa mostra la posizione delle 98 stazioni di sorveglianza in Regione (punti verdi), e dei siti aggiuntivi di campionamento nell’area urbana di Bologna (punti rossi).