Sorveglianza entomologica dei virus West Nile e Usutu in Emilia-Romagna nel 2024
È ripartita nella prima settimana di maggio la sorveglianza entomologica dei virus West Nile (WNV) e Usutu per il 2024, uno degli strumenti previsti dal Piano Regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi per rilevarne il più precocemente possibile la circolazione.
Il Piano Regionale Arbovirosi 2024 conferma la strategia di prevenzione messa in atto nelle scorse stagioni estive con l’impegno diretto del Settore regionale Prevenzione collettiva e Sanità pubblica e il coinvolgimento di IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna "Bruno Ubertini"), Aziende USL, Comuni e CAA (Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli” – Crevalcore) nelle varie attività mirate alla sorveglianza e prevenzione delle malattie trasmesse da artropodi vettori.
Per quanto riguarda la sorveglianza entomologica è previsto un intenso campionamento delle zanzare per mezzo di 98 trappole attrattive ad anidride carbonica attivate in siti georeferenziati ogni 2 settimane dal 6 maggio al 20 ottobre.
Le zanzare catturate saranno testate per la presenza dei virus West Nile e Usutu fino a circa metà ottobre.
Il sistema di sorveglianza regionale, applicato ininterrottamente dal 2008, ha sempre permesso di rilevare la circolazione del virus West Nile in tempo utile per mettere in atto misure preventive volte alla riduzioni dei rischi sanitari legati alla presenza del virus, in particolare:
- la sorveglianza delle sacche di sangue dei donatori e degli organi e tessuti da destinare ai trapianti;
- l’attivazione degli interventi di disinfestazione straordinaria nelle Province in cui è accertata la circolazione del virus;
- i dati storici di Culex pipiens vengono utilizzati come indicatore di impatto dei cambiamenti climatici;
- i dati inoltre vengono utilizzati come base per la costruzione di modelli previsionali su andamento del vettore Cx. pipiens, sulla circolazione di WNV e per studiare l’influenza delle variabili meteorologiche sulla circolazione virale.
Le stesse 98 trappole, come per gli anni precedenti, verranno anche utilizzate per il monitoraggio dei pappataci (ovvero dei flebotomi) in pianura visto l’aumento dei casi di Toscana virus e leishmania, di cui questi insetti sono vettori.
La mappa mostra la posizione delle 98 stazioni di sorveglianza in Regione (pallini arancioni).